Commissioni trading

Che cosa sono le commissioni trading? Quando si decide di investire nei mercati finanziari bisogna tenere in considerazione il fatto che ciò ha sempre un costo. Qualsiasi tipo di piattaforma di trading messa a disposizione da un intermediario finanziario, che sia un broker CFD o un istituto bancario, va ad applicare delle commissioni di trading per i suoi diversi servizi e per operare. 

Nonostante tutti gli intermediari vadano ad applicare questa tipologia di costi per offrire i propri strumenti di investimento, le commissioni di trading variano tra un broker e l’altro e anche da un servizio specifico ad un altro. 

Con questa guida, quindi, andremo a parlare di cosa sono le commissioni trading, come poterle calcolare e quali sono le piattaforme di trading che applicano i costi più bassi. Questa tipologia di commissioni, infatti, può rappresentare un forte ostacolo per i principianti che iniziano la propria carriera da investitore con piccoli capitali. 

Riuscire a non avere costi aggiunti alle proprie operazioni, o averne di bassi, può determinare il futuro economico di un trader. Gli investitori che adoperano le migliori piattaforme di investimento, infatti, operano a zero commissioni o con prezzi molto convenienti. 

Commissioni di trading – Tabella introduttiva: 

Tipologie di commissioni:Tassi Overnight / Costi di depositi e prelievi / Spreads fissi o variabili / Eventuali costi nascosti
🔍Come si calcolano:In base alle direttive del singolo broker
💸Costi nascosti:Assenti, ma è consigliabile controllare le tabelle dei costi di ogni intermediario
💡 Rivolte a:Tutti i clienti di un broker specifico
💶Migliori broker commissioni basse:eToro / FP Markets / Capital.com
Principali caratteristiche delle commissioni di trading

Cosa sono le commissioni trading

Quando si parla di commissioni di trading ci si riferisce a costi che devono essere sostenuti per poter effettuare un investimento con uno strumento finanziario sui mercati. Vi possono essere diverse tipologie di commissioni. Queste variano per impatto sul proprio capitale e non è raro che vengano calcolate in maniera differente a seconda della specifica commissione. 

Questi costi sono applicati dal broker che decidiamo di utilizzare per i suoi diversi servizi. Questi possono essere degli abbonamenti esclusivi, piattaforme di investimento in più, compravendita di un determinato asset, e molto altro. 

Commissioni di Trading: cosa sono e come pagarne il minimo - Guida a cura di GiocareinBorsa.online
Commissioni di Trading: cosa sono e come pagarne il minimo – Guida a cura di GiocareinBorsa.online

Come si può intuire, quando si parla di commissioni di trading trovare il giusto intermediario finanziario è fondamentale per avere dei risultati sul lungo periodo di tempo. Infatti, i costi delle commissioni possono influenzare negativamente il capitale di un investitore. 

Per coloro che sono alle prime armi può risultare molto complicato comprendere quali sono le commissioni di trading applicate e quando. Possiamo dire, in linea generale, che all’interno di una piattaforma di investimento si possono trovare queste commissioni: 

  • Commissioni fisse per singola operazione: si tratta di costi fissi che vengono applicati alle proprie operazioni indipendentemente dall’entità del nostro ordine;
  • Commissioni variabili per singola operazione: queste commissioni vengono applicate in base all’ammontare dell’investimento effettuato;
  • Tassi di Overnight: questi costi vengono applicati quando si investe adoperando dei contratti derivati e i contratti CFD e vogliamo mantenere la nostra posizione oltre la giornata;
  • Costi di inattività: molti intermediari applicano dei costi ai propri utenti che nell’arco di un periodo stabilito dal broker non hanno compiuto nessuna operazione di investimento. 

Al di là di questi costi generali, un problema che i principianti si trovano ad affrontare è il fatto che spesso queste commissioni sul trading online vengono applicate insieme. Può avvenire, quindi, che un broker applichi sia dei costi fissi, variabili e di overnight ad una singola operazione. 

Consigliamo di tenere presente, inoltre, che non sempre tutte le commissioni imposte da un intermediario sono chiare. Spesso, infatti, può avvenire che un broker nasconda delle commissioni all’interno dei propri prospetti informativi tra le centinaia di pagine di contratto che si va a stipulare per utilizzare i suoi servizi. 

Le tipologie di commissioni che sono state descritte in questo paragrafo saranno meglio analizzate nel corso della guida. Inoltre, saranno presentati e descritti alcuni dei migliori broker per ciò che riguarda i costi imposti per fare trading.  

Perché si pagano le commissioni trading?

Per comprendere il discorso sulle commissioni trading può essere utile capire il perché si pagano queste commissioni, ossia il loro ruolo nel trading. 

Quando decidiamo di effettuare un investimento finanziario, infatti, avremo bisogno di un intermediario per farlo. Questo può essere un broker online oppure un istituto bancario. Per chi non sapesse cosa siano i broker, questi sono delle aziende autorizzate dagli enti di vigilanza finanziaria che fanno da intermediario tra le Borse Valori e i traders che desiderano investire. 

Per tutta una serie di motivi, tra cui la velocità e liquidità tipica dei mercati, l’uso di un broker è più conveniente rispetto a rivolgersi direttamente alla Borsa Valori per effettuare il nostro investimento. 

Un broker è di base un intermediario come lo può essere un agente immobiliare. Come tutti gli intermediari, quindi, deve avere delle modalità con cui poter guadagnare e svolgere il suo ruolo di mediazione tra un compratore e un venditore. Le commissioni per usufruire di questo servizio, quindi, gravano interamente sull’investitore che compra uno strumento finanziario. 

In cambio del pagamento di questi costi il broker eseguirà gli ordini che abbiamo richiesto. Al giorno d’oggi vi sono diverse forme con cui funziona questo meccanismo. Al di là di queste precisazioni, le commissioni hanno sempre un obiettivo: far guadagnare il broker per poter eseguire i nostri investimenti. 

Come si calcolano le commissioni trading

Come abbiamo scritto nei paragrafi precedenti, le commissioni di trading applicate da un broker possono essere fisse, variabili o di differenza tra i prezzi di acquisto e di vendita (spread). Inoltre, al di là di questi costi vi possono essere anche le commissioni overnight. Queste vengono solitamente calcolate andando ad applicare un di più ai tassi di interesse ufficialmente imposti dal broker

Con questo paragrafo cercheremo di far comprendere ai lettori come sono calcolate le commissioni di trading dalle piattaforme principali, andando a fornire degli esempi concreti per ciò che riguarda i broker che saranno presentati nel corso della guida. Quest’ultimi, infatti, risultano essere quelli che applicano le commissioni più basse. 

  • Come calcolare le commissioni di trading fisse

Per ciò che riguarda le commissioni che hanno un costo fisso non vi è tanto da dover calcolare. I broker, che siano quelli online oppure una banca, vanno ad operare applicando un prezzo fisso per ogni operazione effettuata, che sia di acquisto o vendita. Mettendo caso che questa si attesti a 6 EUR, andremo a pagare 6 EUR ad ogni nostra operazione, né più né meno. 

Ci sentiamo di affermare che sono molto pochi i broker che applicano soltanto questa tipologia di commissioni e spesso lo fanno attraverso dei loro servizi specifi. 

  • Come calcolare le commissioni di trading variabili

Il caso più comune con cui ci si può imbattere è quello di trovare broker che applicano una o più commissioni variabili. A questa si possono aggiungere degli eventuali costi fissi a seconda della piattaforma adoperata. 

Per calcolare questa commissione bisognerà prendere in considerazione la percentuale applicata dal singolo broker. Prendiamo come esempio una piattaforma di trading che applica lo 0,20% come costi variabili. Ciò significherà che a ogni nostro investimento il broker andrà a trattenere questa percentuale dal capitale totale adoperato per l’operazione. 

Solitamente questo genere di commissioni vengono adottate dalle banche e dai broker che consentono il trading in DMA

  • Come calcolare le commissioni di overnight

Come abbiamo accennato, le commissioni di overnight sono una categoria di costi che vengono applicati solamente quando andiamo a fare trading utilizzando i CFD. Queste commissioni sono dei costi che devono essere pagati quando si vuole mantenere una posizione aperta oltre le 23:00 di ogni giornata. 

Sono un tasso di interesse della percentuale che il singolo broker applica alle proprie operazioni. Non si tratta di costi elevati e sono alla portata di qualsiasi investitore, anche coloro alle prime armi. È necessario sottolineare, in ogni caso, che le commissioni di overnight si applicano all’intero capitale investito, inclusa la leva finanziaria se questa è stata adoperata durante l’operazione. 

  • Commissioni di inattività 

Si tratta di costi che vengono applicati dopo un certo periodo di inattività da parte di un utente. Ogni broker oggigiorno presenta questa tipologia di costi, ma non dovrebbero essere una preoccupazione per i principianti. 

Infatti, le cifre applicate sono generalmente molto basse e i periodi di tempo in cui un utente non deve compiere alcuna attività per essere considerato inattivo sono abbastanza ampi. Inoltre, questi costi sono totalmente evitabili a patto di fare trading con costanza, che è anche una delle regole fondamentali che i principianti dovrebbero tenere a mente per migliorarsi e avere più possibilità di successo da un’operazione. 

Quali commissioni trading esistono?

Come abbiamo accennato più volte nel corso della guida, esistono diverse tipologie di commissioni nel trading online. Il broker adoperato può applicarne una o anche di più. In linea teorica si può presumere che un broker che presenta dei costi più alti offra anche un servizio migliore. Ciononostante, non sempre è così.

Commissioni di trading – Tabella di riepilogo:

💷Principali commissioni📄Dove e quando si applicano💡Come si calcolano
FISSE1) Depositi e prelievi;
2) Costi di negoziazione;
3) Tasso inattività.
Da applicare come costo calcolato in base all’offerta della specifica piattaforma a cui ci si rivolge.
VARIABILI1) Spread;
2) Tassi overnight;
Dipendono dall’offerta del proprio intermediario e a seconda dell’andamento di mercato.
Riepilogo principali commissioni di trading esistenti

Per esempio, quando si adopera un broker la velocità di esecuzione di un ordine è tra le sue prerogative. Per poter offrire questa velocità e darci un vantaggio competitivo, un intermediario può essere legittimato a chiedere delle commissioni più alte rispetto ad un broker che non offre la stessa rapidità. 

Anche i broker che mettono a disposizione una piattaforma più efficace, dei servizi clienti precisi o un’ampia sezione formativa possono richiedere maggiori commissioni rispetto a intermediari che non offrono lo stesso “pacchetto”. 

Questa è la teoria, ma nella realtà dei fatti esistono diversi broker considerati tra i migliori del settore che offrono ottimi servizi a costi bassi. Il motivo è che riescono ad attirare numerosi clienti grazie ai propri servizi e possono permettersi di chiedere meno commissioni. Nei prossimi paragrafi andremo a descrivere le principali tipologie di commissioni nel mondo del trading.

Commissioni per eseguito

Le commissioni per eseguito sono le principali applicate dagli intermediari classici come gli istituti bancari. Diversi servizi di trading addebitano queste commissioni ai propri clienti tutte le volte che questi vogliono eseguire un ordine.  La commissione per eseguito, in linea di massima, ha questo funzionamento:

  • Si calcola in percentuale sul valore totale dell’investimento. Per esempio, un broker applica lo 0,4% sul valore dell’investimento totale effettuato da un trader;
  • Possono esserci delle soglie minime entro cui la commissione non può scendere, ad esempio 5 EUR. 

Nella maggior parte dei casi questa tipologia di commissione è conveniente solamente per gli investitori con grandi capitali a disposizione da poter utilizzare per le proprie operazioni. Per coloro alle prime armi o i piccoli-medi investitori, invece, i costi da affrontare non sono per nulla convenienti. 

Commissioni su deposito e prelievi

Questa tipologia di commissione in passato era applicata dalla maggior parte dei broker. Oggi, siccome la concorrenza è aumentata a dismisura a causa della crescita continua di traders e nuove piattaforme di investimento, è più difficile imbattersi nelle commissioni su deposito e prelievi

Ciononostante, può capitare che alcuni broker addebitino queste commissioni e lo facciano andando a nasconderle dalle proprie offerte “ufficiali”. In passato non era raro trovare intermediari che imponevano un pagamento di una cifra sui depositi e prelievi di un utente. Era una soluzione poco amata dai traders e col tempo la maggioranza dei broker ha rinunciato ad essa. 

Altri intermediari, invece, hanno solamente scelto di cambiare il modo in cui questa commissione viene applicata. Infatti, spesso, invece di eseguire un prelievo esplicito, convertono tutte le somme depositate da un trader in EUR in USD. La giustificazione più quotata è data dal fatto che la maggior parte degli asset finanziari sono quotati in dollari americani. 

Il problema è che la conversione EUR-USD spesso avviene a dei tassi di cambio particolarmente sconvenienti. Ciò significa che ancor prima di iniziare ad operare staremo già perdendo dei soldi. La maggior parte dei broker che applicano questi costi non lo rende mai esplicito, come abbiamo accennato. Si consiglia, quindi, di contattare l’assistenza clienti del broker di proprio interesse, prima di effettuare il primo deposito, e comprendere se il nostro deposito verrà convertito e a quale tasso di cambio.

Canoni e costi di trading fissi

Questa tipologia di costi vengono applicati normalmente dai broker bancari o di aziende che sono specializzate nella consulenza finanziaria. Diversamente, i broker online specializzati solo nel trading non applicano queste commissioni specifiche. 

La maggior parte delle volte i costi fissi applicati possono essere: 

  • Elaborazione dell’estratto conto cartaceo;
  • Canone mensile per accedere a determinati mercati;
  • Canone annuale per il mantenimento e la gestione del proprio portafoglio finanziario;
  • Abbonamento mensile per accedere a piattaforme specifiche o servizi esclusivi;
  • Rendicontazione delle operazioni effettuate per il fisco. 

Si tratta di costi che devono essere tenuti in forte considerazione perché spesso vengono addebitati ogni mese, anche in quelli in cui non abbiamo operato o abbiamo effettuato poche operazioni. 

Come funziona la commissione chiamata “spread”

Le diverse commissioni che abbiamo descritto nei paragrafi precedenti sono tutte commissioni il più delle volte applicate dai broker tradizionali come le banche e i fondi di investimento. Per le piattaforme che si occupano solamente di trading e lo fanno con i CFD, invece, non sono applicati questi costi. 

Il costo più comunemente applicato per questi broker, invece, è lo spread. Per coloro che non sono nuovi nel trading questo termine sarà già conosciuto. Lo spread non è altro che la differenza tra il prezzo di mercato di uno strumento finanziario, ossia il prezzo al quale il broker ci permette di acquistarlo e quello a cui possiamo venderlo. 

Ponendo come esempio un’azione che ha un costo attuale di 50 EUR, per lo spread può succedere che non la possiamo acquistare a meno di 50,1 EUR e venderla a più di 49,99 EUR. 

In sostanza, quindi, lo spread non è una vera e propria commissione di trading perché in gran parte è insita nel mercato finanziario. Ciò significa che mettendo caso avessimo una licenza da broker per operare direttamente in Borsa, lo spread sarebbe la distanza tra chi vuole acquistare e chi invece vuole vendere. 

Il rapporto tra domanda e offerta e il loro incontro rappresentano l’equilibrio all’interno del mercato. Nel momento in cui un ordine di vendita ha lo stesso valore di quello di acquisto, le due posizioni vengono eseguite. 

Quando dall’equilibrio di mercato tutti gli ordini di trading vengono eseguiti, il mercato assume una posizione in cui i diversi investimento vengono piazzati poco sopra o poco sotto l’equilibrio raggiunto. Questa distanza, quindi, è lo spread

Ciononostante, dobbiamo informare che i broker possono scegliere di aumentare lo spread applicato ai propri utenti come una forma di commissione. Per questo motivo, quindi, esistono broker che quotano degli spread più convenienti rispetto ad altri. 

Come risparmiare sulle commissioni facendo trading online?

Come si può fare trading online risparmiando sulle commissioni? Dobbiamo informare che le migliori piattaforme di trading online, specialmente quelle per chi è alle prime armi nel mondo degli investimenti finanziari, sono quelle che danno la possibilità di investire con i contratti per differenza, più comunemente chiamati CFD

Adoperando i contratti per differenza, infatti, gli investitori si troveranno ad operare senza alcun tipo di commissione FISSA aggiuntiva. Inoltre, i CFD (come quelli disponibili su FP Markets) sono degli strumenti congeniali per chi vuole investire sui mercati. 

Utilizzando questi strumenti, infatti, non si dovranno pagare costi aggiunti come ad esempio l’imposta applicata per i deposito titoli. La loro caratteristica principale e peculiare è quella di replicare alla lettera l’andamento di un asset sottostante. Utilizzando i CFD per le proprie operazioni, quindi, non saremo possessori per davvero dello strumento acquistato, ma si andrà a speculare sulle sue variazioni di prezzo. 

Uno dei vantaggi principali dei CFD, quindi, è quello di permetterci di ottenere dei profitti ogni volta che avviene un movimento di prezzo. Questo significa che si potranno aprire delle posizioni in CFD sia al rialzo che al ribasso. 

Questa loro elevata versatilità permette anche ai principianti di poter ottenere degli eventuali profitti in maniera relativamente rapida. Per queste loro caratteristiche, i CFD hanno rivoluzionato il modo di investire sui mercati finanziari da quando sono apparsi per la prima volta. 

I CFD possono presentarsi in due modi:

  1. CFD long: quando si apre una posizione al rialzo;
  2. CFD short: quando si apre una posizione al ribasso. 

Si può comprendere, quindi, come l’uso efficace dei CFD è possibile quando effettuiamo delle corrette previsioni di mercato. Si tratta, quindi, di uno strumento vantaggioso e professionale a disposizione dei traders per investire senza commissioni. 

Migliori broker con commissioni di trading basse

Nei prossimi paragrafi andremo a presentare quelli che possono essere considerati i migliori broker con commissioni di trading basse. Si tratta di piattaforme di trading che sono in possesso delle autorizzazioni e certificazioni rilasciate dalle autorità di vigilanza per poter operare legalmente all’interno dell’area Euro. 

L’uso di un broker autorizzato è fondamentale per poter effettuare le migliori operazioni possibili. Infatti, l’autorizzazione rilasciata da enti come CONSOB, garantisce agli utenti il fatto di non poter incorrere in eventuali truffe a danno dei propri capitali. 

Tutti i broker che sono stati selezionati per essere brevemente descritti sono delle piattaforme ideali per i traders principianti/intermedi in quanto presentano commissioni di trading molto basse, al di là degli ottimi servizi che vengono messi a disposizione.

Tabella di riepilogo TOP 3 Broker con commissioni basse:

🏦PIATTAFORMA💰Costi Azioni💸Costi Criptovalute💱Costi Forex💳Deposito Minimo💵PrelieviDove registrarsi
eToroCFD da 0.09% (0% commissioni su DMA azioni estere)Spread fix 1%da 1 pip a 3 pips$50 (senza commissioni aggiuntive)$5Sito ufficiale eToro
FP Markets 0% (DMA)CFD da 0,08%da 0.002da 1.3 pips$100 (senza commissioni aggiuntive)Gratuito (con carta di debito o credito)Sito ufficiale FP Markets
Capital.comspread medio di 1.65da 0.00000002da 0.002$20 (senza commissioni aggiuntive)GRATUITISito ufficiale Capital.com
Tabella di confronto migliori piani commissionali 2022

eToro

Il primo broker ad essere descritto è eToro (qui per il sito ufficiale). Si tratta della piattaforma numero uno al mondo per numero di utenti che l’adoperano quotidianamente. Questi sono stati attratti dai suoi servizi esclusivi che rendono il broker uno dei più completi all’interno del settore trading. 

Per ciò che riguarda la sicurezza, eToro è in possesso della certificazione CySEC che ne garantisce l’affidabilità e sicurezza. Quest’autorizzazione permette agli utenti italiani di operare legalmente all’interno dell’Unione Europea e di non correre il rischio di essere vittima di truffe. 

commissioni trading eToro
eToro: il broker numero uno al mondo

La piattaforma proprietaria di eToro è di facile utilizzo ed è particolarmente adatta ai principianti, ma anche agli utenti intermedi e quelli più esperti. All’interno di questa, infatti, è disponibile una sezione formativa ideale per coloro che vogliono imparare le basi del trading. 

Due degli strumenti più famosi di eToro sono il suo Social Trading e il Copy Trading. Per comprendere il primo è necessario immaginare la piattaforma come un vero e proprio social network alla Facebook. Infatti, ogni utente al momento dell’iscrizione avrà un profilo utente da cui poter condividere le proprie opinioni in merito agli asset preferiti e alle evoluzioni di mercato. Inoltre, è possibile leggere e commentare le opinioni dei più esperti.

Il Copy Trading (scopri qui cos’è), invece, è uno strumento rivoluzionario introdotto da eToro e che ci dà la possibilità di fare trading automatico. Con questo servizio, infatti, possiamo copiare alla lettera le operazioni condotte dai Top Investors presenti all’interno della piattaforma. Si tratta di un ottimo metodo con cui i principianti possono iniziare ad ottenere i primi profitti e allo stesso tempo imparare dalle strategie dei migliori. 

Per ciò che riguarda i costi e le commissioni applicate da eToro queste sono in linea con quelle dei principali competitors e sono basate principalmente sullo spread. I piccoli investitori, quindi, non dovrebbero preoccuparsi eccessivamente per i costi di questo broker perché sono alla portata di chiunque e non inficiano il proprio capitale di partenza. 

È possibile testare le qualità di eToro aprendo un conto dimostrativo gratuito. Un conto di questa tipologia ci permette di fare pratica all’interno di una simulazione di trading senza dover adoperare i nostri capitali reali. I principianti, quindi, potranno mettere subito in pratica quello che apprenderanno dall’Academy di eToro in maniera gratuita e per tutto il tempo necessario.

eToro: offerta ZERO commissioni su azioni estere

Per quanto riguarda eToro inoltre ricordiamo la presenza di un’offerta quasi unica nel panorama degli investimento online, ovvero la possibilità di fare compravendita di azioni in modalità Direct Market Access, senza pagare commissioni su azioni estere (qui tutte le informazioni), quindi afferenti a mercati esteri (non quelle di Borsa Italiana).

Offerta di eToro a 0% commissioni su azioni estere

Comprare azioni in modalità DMA approfittando di questa offerta di eToro è sicuramente un ottimo modo per risparmiare nell’effettuare i propri investimenti azionari online.

Capital.com

Il secondo broker ad essere presentato è Capital.com (qui per il sito ufficiale). Questa è un’altra piattaforma tra le più adoperata da parte degli investitori online per via della qualità degli strumenti e servizi che mette a disposizione degli utenti. 

Per ciò che riguarda la sicurezza durante le proprie operazioni, Capital.com è in possesso della certificazione CySEC. Questa assicura ai suoi utenti di non incorrere in eventuali truffe a danno dei propri capitali e che il broker opererà nell’interesse degli investitori presenti sulla piattaforma. 

Capital.com e l'uso dell'intelligenza artificiale
Capital.com e l’uso dell’intelligenza artificiale

Dal punto di vista degli asset disponibili, questo broker dà la possibilità ai suoi utenti di investire in più di 6.100 strumenti finanziari adoperando i CFD. Le commissioni applicate dal broker, quindi, sono legate allo spread. Non vi saranno costi legati ai depositi o prelievi effettuati e l’unica commissione vera e propria è quella del tasso di overnight se decidessimo di prolungare la nostra posizione oltre la giornata. 

Una delle caratteristiche che hanno reso famoso Capital.com è il fatto che adoperi l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a migliorare nelle proprie operazioni di investimento. Questa, infatti, andrà ad analizzare tutti gli investimenti compiuti da un utente e le operazioni aperte all’interno del proprio portafoglio di trading per poter individuare gli errori più comuni commessi dal trader. 

Per poter testare questo broker e la sua intelligenza artificiale si può aprire un conto demo gratuito. Questa tipologia di conto ci permetterà di navigare all’interno della piattaforma e di adoperare tutti i suoi servizi all’interno di una simulazione dei mercati. Le eventuali vincite o perdite ottenute all’interno della simulazione non saranno effettive e non intaccheranno il proprio capitale reale. 

FP Markets

Altro broker che dobbiamo necessariamente presentare è FP Markets (qui per il sito ufficiale). Questo intermediario è riconosciuto nell’ambiente per essere un broker particolarmente adatto per gli investitori esperti. 

Una delle caratteristiche di FP Markets, infatti, è quella di mettere a disposizione diverse piattaforme di investimento, in modo da offrire un’ampia scelta ai suoi utenti. Queste sono la piattaforma proprietaria intuitiva e di facile utilizzo, MetaTrader 4/5 e IRESS Platform

MetaTrader è la piattaforma più utilizzata al mondo ed è un evergreen del trading. Al suo interno, infatti, si possono adoperare innumerevoli strumenti tecnici e d’analisi professionali che permettono di ottenere previsioni più accurate sull’asset di proprio interesse. 

FP Markets e le sue numerose piattaforme
FP Markets e le sue numerose piattaforme

FP Markets consente anche di fare trading DMA con la piattaforma IRESS Platform, specializzata proprio in questo campo, mentre quella proprietaria è indicata per coloro che sono alle prime armi e potrebbero rimanere confusi dalla mole di dati e strumenti presenti su MetaTrader. La piattaforma proprietaria di FP Markets, infatti, è stata pensata proprio per chi è agli inizi e perciò è di facile utilizzo. 

Per quel che riguarda le commissioni di questo broker, FP Markets per la piattaforma proprietaria e MetaTrader va ad applicare dei costi basati sullo spread senza aggiungere ulteriori commissioni. Scegliendo di fare trading DMA, invece, si andranno a pagare delle commissioni fisse più variabili in base alla tipologia di investimento e all’ammontare totale di capitale adoperato per la propria operazione. 

Per poter testare le qualità di questo intermediario è possibile aprire un conto demo gratuito con cui iniziare a fare pratica in totale sicurezza. Infatti, con questa tipologia di conto non verranno utilizzati i propri capitali reali, ma sarà il broker stesso a fornirne di virtuali. Ciò impedisce agli utenti di ottenere delle vincite effettive o delle perdite reali. 

Trade.com

Trade.com (qui per il sito ufficiale) è un altro tra i broker più adoperati al mondo. Si tratta di un intermediario finanziario tra i più adoperati nel trading online per le sue caratteristiche e servizi disponibili. Per ciò che riguarda la sicurezza Trade.com è in possesso dell’autorizzazione CONSOB e CySEC. Queste assicurano ai traders italiani ed europei di poter operare legalmente su tutta l’Eurozona e senza incorrere in eventuali truffe contro il proprio capitale. 

Questo broker mette a disposizione sia la sua piattaforma proprietaria, molto intuitiva e allo stesso tempo completa, sia MetaTrader. In questo modo sia gli utenti alle prime armi che coloro che sono più esperti troveranno la piattaforma adatta alle proprie esigenze. 

Trade.com e la sua sezione didattica completa
Trade.com e la sua sezione didattica completa

Per ciò che riguarda le commissioni applicate da Trade.com, queste sono basate sullo spread per quanto riguarda le operazioni condotte utilizzando i CFD, mentre nel caso si decidesse di fare trading in DMA si avranno delle commissioni fisse più variabili. 

Una delle caratteristiche di questo broker che hanno attratto maggiormente gli utenti è il fatto di possedere una sezione formativa completa e totalmente gratuita. Al suo interno sono disponibili videoaule, ebooks scaricabili e tutto ciò che serve ad un principiante per apprendere le basi del trading. 

Per poter sfruttare il materiale didattico messo a disposizione da Trade.com consigliamo di aprire il conto demo gratuito del broker. Con questo potremo navigare all’interno della piattaforma di trading e iniziare a mettere in pratica ciò che si apprende dalla sezione didattica. 

IQ Option

Ultimo broker ad essere presentato è IQ Option (qui per il sito ufficiale). Si tratta di un broker rinomato nel settore per la qualità della sua piattaforma di trading e la quantità di asset messi a disposizione con cui poter operare. 

Dal punto di vista della sicurezza IQ Option è in possesso dell’autorizzazione CySEC e CONSOB. Queste sono una garanzia per gli utenti di poter operare legalmente in Italia e in Europa. Con questo broker è possibile negoziare sul mercato Forex, in titoli azionari, materia prime, ETF e molto altro. 

Per ciò che riguarda le commissioni applicate, queste sono basate sullo spread, mantenendosi in media con quelle che sono le offerte dei migliori intermediari finanziari del settore. Una particolarità di IQ Option rispetto ad altri broker è quella di non avere tassi di overnight per quanto riguarda il mercato Forex e le opzioni Forex non sono soggette allo spread

IQ Option e la sua offerta prezzi conveniete
IQ Option e la sua offerta prezzi conveniete

Chi desidera iniziare a testare le funzionalità di IQ Option può aprire un conto demo gratuito con cui iniziare a praticare senza dover adoperare i propri capitali reali, ma adoperandone di virtuali forniti dal broker stesso e che possono essere ricaricati quando terminano. 

Piattaforme senza commissioni: esistono davvero?

Dopo che sono state presentati i migliori broker con commissioni di trading basse, che abbiamo visto essere principalmente legate allo spread, dobbiamo affrontare un’altra questione: esistono broker o piattaforme senza commissioni di trading?

Come è stato scritto, facendo trading online si deve decidere di adoperare un intermediario finanziario. Questo può essere un broker online che si occupa solo di trading, oppure un istituto finanziario come le banche e i fondi di investimento, ma ricordiamo che NESSUNO di questi intermediari è completamente privo di commissioni!

La scelta di un broker CFD a basse commissioni, quindi, risulta essere la più congeniale per i piccoli/medi investitori. Per scegliere quella adatta alle proprie esigenze è necessario controllare se il broker di proprio interesse è in possesso delle autorizzazioni rilasciate dagli enti di vigilanza finanziaria come CONSOB e CySEC di cui dispongono solo broker del calibro di eToro e gli altri analizzati nel corso della guida.

Questo è un primo aspetto da tenere in considerazione. Altro aspetto importante è quello relativo al listino di asset a disposizione degli utenti. Se siamo interessati ai titoli azionari allora dovremmo puntare su un broker che offra un’ampio listino di titoli e a spread vantaggiosi e così via. 

Altro aspetto da tenere in considerazione nella scelta della piattaforma senza commissioni di trading è relativa ai servizi esclusivi disponibili per gli utenti. Questi possono essere legati a strumenti specifici come ad esempio il trading automatico oppure altro. 

A seconda di quelle che sono le esigenze e obiettivi di trading di un utente cambierà la piattaforma scelta. 

Meglio pagare le commissioni di trading online o le commissioni bancarie?

Come si evince dalla nostra guida, il tema delle commissioni è abbastanza delicato e dovrebbe ricevere la giusta attenzione da parte dei traders che si approcciano per la prima volta al mondo degli investimenti online. 

L’importanza di pagare commissioni basse per gli investitori principianti è molto alta perché può determinare l’effettivo successo delle proprie operazioni e la crescita del proprio capitale di partenza. Infatti, se si decidesse di adoperare un broker bancario questo andrebbe ad applicare numerose commissioni il più delle volte anche elevate. 

Queste non farebbero altro che diminuire l’effettivo profitto di un’operazione da parte di un utente, e il più delle volte potrebbero far sì che vi siano delle perdite sul lungo periodo. Coloro che hanno a disposizione pochi capitali tendenzialmente preferiscono adoperarli rapidamente e facendo numerose operazioni. 

Stime di Banca d'Italia sui costi dei conti correnti bancari vs poste vs online
Stime di Banca d’Italia sui costi dei conti correnti bancari vs poste vs online

Come si può notare anche da questa immagine i costi dei conti correnti bancari, e quindi di riflesso, di tutti i servizi bancari, sono i più alti in assoluto rispetto invece a chi sceglie operatività bancaria online. Questo è vero anche per i servizi di intermediazione e investimento online come il trading!

Seguendo questa strategia di investimento e adoperando un broker con commissioni elevate si avrebbero dei costi troppo alti e che andrebbero ad annullare gli effettivi profitti di un’operazione. Per questa ragione, quindi, i piccoli/medi investitori dovrebbero puntare sui broker CFD che offrono i propri servizi e permettono di operare pagando solamente lo spread

Commissioni e costi di trading: ci sono anche le tasse!

Per quanto riguarda le tasse sul trading online, i traders dovrebbero essere messi a conoscenza del fatto che a fine anno vanno sempre dichiarate le eventuali plusvalenze e minusvalenze ottenute dal trading nella propria dichiarazione dei redditi

Le tasse saranno applicate sulle plusvalenze secondo la normativa vigente che vede un’aliquota al 26%. I broker online migliori, però, spesso operano secondo il regime dichiarativo invece che quello amministrativo. Ciò vuol dire che gli eventuali guadagni ottenuti non sono tassati automaticamente ma sarà necessario rivolgersi al proprio commercialista. 

Ecco dunque che diventa fondamentale rivolgersi a broker come eToro o Capital.com (qui la registrazione al broker) allo scopo di ridurre al minimo i costi delle proprie operazioni di trading online.

Considerazioni finali

Giunti al termine di questa guida, possiamo andare a fornire quelle che sono le nostre considerazioni finali in merito al tema delle commissioni di trading. Queste possono rivelarsi particolarmente deleterie per coloro che hanno un piccolo capitale a disposizione perché andranno a “rosicchiare” il nostro patrimonio a poco a poco e a rendere poco convenienti determinate operazioni. 

Come si è letto nel corso della guida, è consigliabile operare con un broker online che non presenti costi superflui come quelli di gestione, sull’eseguito, di prelievo e deposito, oppure di apertura conto. 

Adoperando un broker CFD, infatti, non si dovranno sostenere tutti questi costi ma sarà sufficiente pagare l’eventuale percentuale di spread applicata dal singolo intermediario. Ulteriori costi che possono essere affrontati senza particolari problemi sono quelli di Overnight nel caso si decidesse di prolungare la propria posizione oltre la giornata. 

Gran parte dei migliori broker CFD, inoltre, permette di aprire un conto demo con cui iniziare a fare pratica senza mettere a rischio i propri capitali, ma utilizzandone di virtuali forniti dal broker stesso. È un ottimo modo per fare pratica e testare la qualità dei servizi dei una piattaforma. 

FAQ – Commissioni trading: domande e risposte frequenti

Quanto costa iniziare a fare trading?

La risposta è dipende. Infatti, vi possono essere degli intermediari che applicano costi molto alti come le banche, oppure si può scegliere di adoperare un broker CFD che permette di spendere cifre inferiori per poter operare

Quali commissioni si pagano nel trading?

A seconda del broker adoperato cambieranno le commissioni applicate. Queste possono essere generalmente fisse, variabili o legate alle spread sul prezzo effettivo. 

Si possono evitare le commissioni di trading?

La risposta è sì, adoperando un broker CFD autorizzato dagli enti di vigilanza appositi come CONSOB o CySEC. Questi, infatti, nella maggior parte dei casi non presentano commissioni ad eccezione di una cifra percentuale basata sullo spread. 

Nella scelta di un broker le commissioni sono l’unico elemento da considerare?

No. È molto importante considerare anche altri fattori come la sicurezza garantita dal broker agli utenti, la rapidità di esecuzione degli ordini, il listino di asset disponibile e la presenza di servizi e strumenti esclusivi o adatti alle proprie strategie di investimento.

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